Serial Number: 6789900
Year: 1960
Dust Automatica
La Durst Automatica rappresenta un capitolo significativo nella storia della fotografia italiana, essendo una delle prime fotocamere a esposizione automatica prodotte nel paese. La sua produzione iniziò nel 1956 e proseguì fino al 1963, sebbene alcune fonti indichino il 1960 come anno di lancio ufficiale. Questo modello fu l’ultimo realizzato dalla Durst, azienda più nota per i suoi ingranditori fotografici, prima di concentrarsi esclusivamente su questi ultimi.
Caratteristiche tecniche principali
•Formato pellicola: 35 mm (formato 24×36 mm)
•Obiettivo: Schneider-Kreuznach Radionar 45 mm f/2.8, a fuoco manuale con scala in piedi
•Otturatore: Prontor-SVS a lamelle, con tempi da 1/300 s a 1 s, più posa B
•Esposimetro: al selenio, accoppiato all’otturatore tramite un innovativo sistema pneumatico che regolava automaticamente il tempo di esposizione in base alla luce disponibile
•Modalità di esposizione: priorità di diaframma automatica; l’utente selezionava l’apertura desiderata, e la fotocamera impostava automaticamente il tempo di scatto
•Visualizzazione esposizione: indicatore a ago sulla parte superiore della fotocamera
•Peso: circa 676 grammi
•Altre caratteristiche: autoscatto, slitta per flash (non sincronizzata), leva di avanzamento pellicola a scomparsa
Innovazioni e design
La Durst Automatica è riconosciuta come una delle prime fotocamere 35 mm con esposizione automatica a priorità di diaframma. Il suo sistema di esposizione automatica, basato su un esposimetro al selenio accoppiato a un meccanismo pneumatico, era all’avanguardia per l’epoca. Questo sistema permetteva alla fotocamera di regolare automaticamente il tempo di esposizione in base alla luce disponibile, mantenendo l’apertura selezionata dall’utente.
Il design della Automatica era elegante e funzionale, con un corpo in metallo cromato e linee pulite. La leva di avanzamento pellicola e il pomello di riavvolgimento erano a scomparsa, contribuendo a un aspetto sobrio e simmetrico. Il pulsante di scatto era posizionato frontalmente e azionava l’otturatore tramite il sistema pneumatico, garantendo uno scatto fluido e silenzioso.
Produzione e rarità
Si stima che siano stati prodotti tra i 10.000 e i 20.000 esemplari della Durst Automatica, rendendola una fotocamera relativamente rara e ricercata dai collezionisti. La produzione cessò nel 1963, anno in cui la Durst decise di interrompere la produzione di fotocamere per concentrarsi sugli ingranditori fotografici, settore in cui l’azienda aveva già una solida reputazione.
Curiosità storiche
Una curiosità interessante riguarda l’origine del sistema di esposizione automatica della Automatica. Secondo alcune fonti, l’ispirazione per questo sistema deriverebbe da un componente trovato in un bombardiere americano abbattuto vicino a Bressanone durante la Seconda Guerra Mondiale. Julius Durst avrebbe analizzato questo componente, portando allo sviluppo del meccanismo di esposizione automatica della fotocamera. Tuttavia, questa storia non è confermata ufficialmente.
Inoltre, è interessante notare che il sistema di esposizione automatica della Durst Automatica è simile a quello utilizzato nella Agfa Automatic 66, una fotocamera medio formato tedesca. Ciò suggerisce una possibile collaborazione o condivisione di tecnologie tra le due aziende.
Conclusione
La Durst Automatica rappresenta un esempio significativo dell’innovazione italiana nel campo della fotografia. Con il suo design elegante e il sistema di esposizione automatica all’avanguardia, questa fotocamera ha segnato un punto di svolta nella produzione fotografica italiana. Oggi, la Automatica è apprezzata non solo per le sue caratteristiche tecniche, ma anche come oggetto di design e testimonianza della storia industriale italiana.