Serial Number: senza numero
Year: 1952
Ferrania Elioflex II Grigia
•Tipo: pseudo-reflex biottica (TLR)
•Formato pellicola: 120, per negativi 6×6 cm
•Obiettivo di ripresa: Ferrania Anastigmatico 75 mm f/6,3
•Obiettivo di visione: non accoppiato, a fuoco fisso
•Diaframma: regolabile da f/6,3 a f/18
•Otturatore: centrale, con tempi di posa da 1/25 a 1/200 sec + posa B
•Mirino: a pozzetto con lente di ingrandimento e mirino sportivo a filo
•Messa a fuoco: manuale, con scala metrica
•Caratteristiche aggiuntive: blocco di scatto, attacco per scatto flessibile, sincronizzazione flash, tabella dell’iperfocale sul dorso
•Corpo macchina: in metallo, rivestito in similpelle grigia
•Anno di produzione: circa 1952
Variante grigia: rarità e collezionismo
La Elioflex II Grigia è una variante estremamente rara della più comune versione nera. Prodotta per un breve periodo, si distingue per il rivestimento in similpelle grigia, che le conferisce un aspetto elegante e distintivo. Questa versione è molto ricercata dai collezionisti, come evidenziato da recenti aste online dove ha raggiunto valori significativi.
Dettagli costruttivi e funzionalità
Nonostante le dimensioni compatte, la Elioflex II Grigia offre una costruzione robusta e funzionale. Il mirino a pozzetto, dotato di lente di ingrandimento, facilita la composizione dell’immagine, mentre il mirino sportivo a filo permette riprese rapide. La presenza di una tabella dell’iperfocale sul dorso aiuta nella messa a fuoco in diverse condizioni di scatto.
Contesto storico
La Elioflex II rappresenta un’evoluzione rispetto al modello precedente, la Elioflex I, introducendo un obiettivo anastigmatico da 75 mm f/6,3, in sostituzione del precedente Galileo Monog da 85 mm f/8. Questa modifica riflette il cambiamento nei rapporti tra Ferrania e le Officine Galileo, con Ferrania che iniziò a produrre internamente i propri obiettivi.
Perché collezionarla
La Ferrania Elioflex II Grigia è un pezzo di storia della fotografia italiana. La sua rarità, unita alla qualità costruttiva e al design distintivo, la rende una fotocamera ambita dai collezionisti. È un esempio significativo dell’innovazione e del design italiano nel campo della fotografia degli anni ’50.