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Olimpia Box 6x9cm

Serial Number: senza numero

Year: 1940

Olimpia Box 6×9

La Olimpia Box 6×9 è una fotocamera tipo box, concepita per l’uso con pellicola in formato 6×9 cm, molto diffusa nella prima metà del Novecento. Si tratta di una fotocamera economica e di facile utilizzo, pensata per il grande pubblico e particolarmente adatta a chi si avvicinava alla fotografia senza particolari competenze tecniche. Nonostante la semplicità del progetto, il modello si distingue per la sua solidità costruttiva e la praticità d’uso.

Caratteristiche Tecniche

Formato pellicola: rollfilm 120, con fotogrammi 6×9 cm

Costruzione: corpo in metallo o legno rivestito, tipico delle box camera degli anni ’30-’40

Obiettivo: a fuoco fisso, probabilmente menisco semplice

Otturatore: meccanismo a scatto con due modalità, I (istantanea) e P (posa), tipico degli apparecchi dell’epoca

Mirini: visione a livello tramite due piccoli mirini ottici laterali o superiori

Comandi: molto essenziali; solitamente una leva per l’otturatore e una rotella per l’avanzamento della pellicola

Valore Storico e Collezionistico

Nonostante le scarse informazioni sul costruttore, la Olimpia Box 6×9 rappresenta un interessante testimone della produzione fotografica minore italiana (o quantomeno europea) del periodo interbellico o postbellico. Le box camera erano spesso vendute con nomi differenti a seconda del rivenditore o del distributore, motivo per cui oggi è difficile risalire con certezza alla manifattura originaria.

Il modello Olimpia potrebbe essere stato realizzato da un piccolo produttore locale o commissionato da un distributore commerciale per essere venduto sotto un marchio generico. Questa pratica era comune, specialmente tra le aziende italiane che realizzavano apparecchi economici per il mercato interno.

La sua rarità odierna non sta tanto nella sofisticazione tecnica, quanto nella sopravvivenza di esemplari completi e ben conservati, poiché si trattava di prodotti d’uso quotidiano, spesso trascurati o smaltiti. Per i collezionisti, rappresenta un esempio autentico di fotografia popolare e una finestra sulla democratizzazione della fotografia domestica nel Novecento.