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Omi Sunshine I

Serial Number: senza numero

Year: 1946

Omi Sunshine I

Alla Fiera di Milano del 1946 una società commerciale milanese, la S.I.R.C.E., presentò un particolarissimo apparecchio fotografico denominato SUNSHINE (raggio di sole) la cui produzione era affidata alla OMI.

Si trattava di un apparecchio tricromatico, inventato dai sigg. Giorgio e Camy Machnich, che sfruttando un principio noto già alla fine del 1800 permetteva la riproduzione di immagini a colori utilizzando pellicola pancromatica bianco – nero.

La Sunshine era composta di due parti: la fotocamera vera e propria da utilizzare per la ripresa ed un proiettore da abbinare alla fotocamera per eseguire con questa delle proiezioni.

La fotocamera montava un obiettivo a fuoco fisso ( Omiterna 35/3,5 ) che era composto da tre piccoli obiettivi disposti in modo radiale; dietro ad ogni obiettivo era posizionato un filtro colorato di colore diverso e corrispondente ad uno dei tre colori fondamentali (blu, rosso e giallo).

Ad ogni presa i tre obiettivi producevano tre piccoli fotogrammi da 8×11 mm ognuno filtrato attraverso uno dei colori fondamentali. Dopo aver sviluppato la pellicola ed ottenuto delle terne di diapositive bianco-nero, queste si introducevano nuovamente nella Sunshine che però andava utilizzata come proiettore e i tre fotogrammi proiettati contemporaneamente in modo che ognuno venisse filtrato dallo stesso obiettivo che l’aveva generato davano luogo ad un’immagine a colori.

Era possibile regolare il diaframma tra due posizioni: la massima apertura si usava nella proiezione mentre per la ripresa si utilizzava il diaframma più chiuso per ottenere una maggiore profondità di campo; esisteva una terza regolazione in cui venivano esclusi i filtri colorati ed ogni obiettivo aveva una apertura di diaframma differente, si ottenevano così tre fotogrammi bianco-nero con diversa esposizione.

Furono costruiti due diversi modelli di Sunshine che differivano solamente per la diversa potenzialità dell’otturatore: un modello consentiva un’unica velocità (1/50) più la posa B mentre un secondo modello, presentato nel 1947, consentiva due velocità (1/25 e 1/50) e la solita posa B.

La produzione della Sunshine durò solo pochissimi anni perché la possibilità di usare le nuove pellicole a colori presentate in quegli anni, come la Ferraniacolor, rese obsolete se non inutili gli apparecchi tricromatici decretandone la morte.

Questo primo modello non ha numero di serie, probabilmente è uno di inizio produzione non ancora codificato con un seriale. A differenza degli altri modelli che hanno scritto tutto sul frontale dell’ottica questo modello ha la ghiera dell’ottica ancora vergine senza incisioni di scritte e numeri.