Murer Fratelli
La Murer & Duroni è stata un’azienda di apparecchi fotografici italiana fondata a Milano nel 1892, dagli eredi del fotografo dagherrotipista pioniere della fotografia Alessandro Duroni (1807-1870). Questi operò a Milano sin dal 1835 in Corso Vittorio Emanuele II; di questo pioniere della fotografia sono famose alcune fotografie di Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II.
L’azienda avviata dal Duroni nel 1886 iniziò la sua attività costruendo fotocamere da viaggio e introducendo in Italia la produzione delle fotocamere istantanee definite “detective” già in voga sul mercato statunitense, più pratiche delle campagnole e quindi adatte ad una clientela meno preparata tecnicamente. Sviluppò su esse un sistema di scambio lastre, problema vivo in quegli anni e risolto non sempre in modo ottimale dai vari costruttori; ne è un esempio di applicazione la fotocamera “Lampo” presentata da Duroni all’inizio degli anni ’90.
Nel 1892 la società fondata dagli eredi di Duroni si espanse con l’ingresso del socio Teodoro Murer dando vita alla Murer & Duroni che diede impulso alla produzione di fotocamere istantanee a mano creando la serie di fotocamere “Express” che ebbero grande successo. Le fotocamere prodotte furono distribuite in Inghilterra con il nome Salex mentre in Svezia furono commercializzate dalla Hasselblad. A seguito di tale successo si svilupparono altre linee di prodotti con le fotocamere “Simple” di tipo economico, “Newness” più complete, e “Universal” di lusso.
Nel 1905 la società perse Duroni e la ragione sociale divenne F.lli Murer: la produzione nel frattempo si ampliava con le nuove serie di fotocamere a soffietto, pieghevoli ed a tiranti esterni , per lastre in vari formati.
Tutte queste fotocamere vennero pure costruite per note ditte estere: Suter di Basilea e Hasselblad, col marchio delle stesse, segno del riconoscimento della serietà della Casa e della bontà della sua produzione.
Con l’introduzione sul mercato della pellicola flessibile anche la Murer presentava fotocamere per pellicola, prima con struttura in legno ricoperta in marocchino, poi in metallo. Alla morte di Teodoro subentrò nella guida della Azienda il figlio Alessandro, che la resse fino al 1927 anno della sua scomparsa. L’azienda cessò le sue attività definitivamente nel 1934.