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Omi Sunshine II

Serial Number: 1947

Year: 0029

OMI Sunshine II – Fotocamera Tricromatica Italiana

Alla Fiera di Milano del 1946 fu presentata una delle fotocamere italiane più originali e visionarie del dopoguerra: la Sunshine, ideata dai fratelli Giorgio e Camy Machnich e prodotta dalla OMI su commissione della società commerciale milanese S.I.R.C.E.. Questo apparecchio sfruttava il principio della tricromia additiva già noto dalla fine dell’Ottocento, con l’obiettivo di ottenere fotografie a colori usando semplice pellicola pancromatica in bianco e nero.

Funzionamento e Struttura

La Sunshine era composta da due parti complementari:

La fotocamera, per la ripresa

Il proiettore, da utilizzare successivamente per la visione dell’immagine a colori

La fotocamera era dotata di un obiettivo fisso Omiterna 35mm f/3,5, composto in realtà da tre micro-obiettivi disposti radialmente, ciascuno con un filtro colorato (blu, rosso, giallo – uno per colore primario). Durante lo scatto, questi tre obiettivi producevano tre fotogrammi separati, ognuno da 8×11 mm, filtrati attraverso il rispettivo colore.

Dopo lo sviluppo, i negativi venivano reinseriti nella stessa fotocamera, convertita in modalità proiettore: proiettando simultaneamente le tre immagini e filtrandole con gli stessi colori d’origine, si otteneva una proiezione a colori sorprendentemente efficace per l’epoca.

Caratteristiche Tecniche

Formato fotogramma: 3 fotogrammi da 8×11 mm su pellicola pancromatica

Ottica: Omiterna 35mm f/3,5 (triplo gruppo ottico)

Filtri colore: Blu, Rosso, Giallo

Diaframma regolabile:

•Massima apertura per la proiezione

•Apertura ridotta per la ripresa (maggiore profondità di campo)

•Terza posizione per eliminare i filtri e ottenere esposizioni multiple in bianco e nero

Otturatore:

Primo modello (1946): 1/50 + posa B

Secondo modello (1947): 1/25, 1/50 + posa B

Destino Commerciale

Nonostante l’ingegnosità, la Sunshine ebbe vita breve. L’arrivo sul mercato delle prime pellicole a colori (come la Ferraniacolor), economicamente e tecnicamente più semplici da usare, rese rapidamente obsoleto il complesso sistema tricromatico. La produzione si arrestò dopo pochi anni e la fotocamera cadde nell’oblio, diventando oggi un esemplare rarissimo e ricercato dai collezionisti.

Importanza Storica

La OMI Sunshine rappresenta un esempio pionieristico di ingegneria fotografica italiana nel campo della riproduzione cromatica. Un raro tentativo di innovazione domestica nel settore della fotografia a colori, basato su un principio ottico-scientifico affascinante, che oggi merita un posto d’onore nella storia delle fotocamere italiane.